Alla scoperta del Gin, un mondo di sapori

Cos'è il Gin e qual è la sua storia

Il gin, celebre distillato dalle radici storiche profonde, ha conosciuto una rinascita nel panorama delle bevande alcoliche negli ultimi anni. Originario dell'Olanda, dove veniva chiamato "jenever" e utilizzato a scopi medicinali nel XVII secolo, è stato successivamente perfezionato dagli inglesi.

La sua base principale è costituita da cereali fermentati, ma ciò che lo distingue è l'infusione di bacche di ginepro, che conferiscono il caratteristico aroma pungente e resinoso. Altri botanici come coriandolo, radice di angelica, scorza di limone, e radice di iris arricchiscono ulteriormente il profilo aromatico del gin, rendendolo unico e versatile. Il gin ha guadagnato popolarità come ingrediente fondamentale in numerosi cocktail classici, tra cui il Gin Tonic, il Martini e il Negroni. La sua versatilità permette infinite sperimentazioni, adattandosi a diverse combinazioni di sapori.

Negli ultimi anni, l'industria del gin ha visto una proliferazione di microdistillerie che producono versioni artigianali e sperimentali, spesso utilizzando botanici locali per creare varianti uniche. Questo rinascimento del gin ha riportato in auge un distillato che, nonostante la sua lunga storia, continua a evolversi e a sorprendere gli appassionati di tutto il mondo.

Tipi di Gin

Il gin, quindi, non è solo una bevanda, ma un’esperienza sensoriale che racchiude storia, innovazione e un'arte antica, rivisitata in chiave moderna. Con la sua vasta gamma di varianti, offre un mondo di esplorazione per gli appassionati. Le differenze tra i vari tipi di gin derivano principalmente dai metodi di produzione e dagli ingredienti botanici utilizzati. Ecco una panoramica dei principali tipi di gin:

  • London Dry Gin: Il tipo più noto, secco e pulito, con un forte sapore di ginepro e poco zucchero aggiunto.
  • Plymouth Gin: prodotto esclusivamente a Plymouth, Inghilterra, è più morbido e terroso rispetto al London Dry.
  • Old Tom Gin: più dolce, ricorda i gin del XVIII secolo, con un profilo aromatico più ricco.
  • Navy Strength Gin: con un contenuto alcolico più elevato, solitamente sopra il 57%, è robusto e intenso.
  • Genever: il predecessore del gin, originario dei Paesi Bassi, con una base maltata che ricorda il whisky.
  • New Western Gin: moderno, con un'enfasi minore sul ginepro e maggiore sui botanici alternativi, come lavanda, cetriolo o rosa.
  • Flavored Gin: infusi con frutta o erbe per un profilo aromatico distintivo, come il gin al lampone o alla mora.
  • Sloe Gin: un liquore dolce a base di gin e bacche di prugnolo, dal sapore fruttato e leggermente amarognolo.

Gin Italiani e Gin Giapponesi

Negli ultimi anni, sia l'Italia che il Giappone hanno visto una crescita significativa nella produzione di gin, con distillerie locali che creano varianti uniche influenzate dalle rispettive tradizioni culturali e botaniche autoctone.

Gin Italiani

L'Italia, con la sua ricca tradizione enogastronomica, ha iniziato a produrre gin che riflettono la varietà e la qualità delle sue materie prime. I gin italiani spesso utilizzano botanici locali come agrumi siciliani, ginepro toscano, lavanda, rosmarino e altre erbe mediterranee. Questo conferisce ai gin un profilo aromatico fresco e complesso, con note di limone, arancia e spezie. Alcuni esempi di gin italiani rinomati includono il Gin del Professore, che utilizza tecniche di produzione tradizionali e botanici selvatici, e il Malfy Gin, noto per le sue varianti aromatizzate agli agrumi. La produzione artigianale e la cura dei dettagli rendono i gin italiani unici e particolarmente apprezzati a livello internazionale.
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Gin Giapponesi

Il Giappone, noto per la sua precisione e attenzione ai dettagli, ha applicato la stessa filosofia alla produzione di gin. I gin giapponesi spesso incorporano botanici locali come yuzu, pepe sansho, tè verde, bambù e fiori di ciliegio. Questi ingredienti conferiscono ai gin un profilo aromatico distintivo, con note delicate e complesse. Uno dei gin giapponesi più famosi è il Roku Gin, prodotto dalla Suntory, che utilizza sei botanici tradizionali giapponesi oltre agli ingredienti classici. Un altro esempio è il Ki No Bi, un gin artigianale prodotto a Kyoto, che combina botanici giapponesi con una base di spirito di riso. I gin giapponesi sono apprezzati per la loro eleganza e l'equilibrio, offrendo un'esperienza sensoriale unica che riflette la ricca cultura e la biodiversità del Giappone.
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In sintesi, sia l'Italia che il Giappone hanno portato un tocco distintivo alla produzione di gin, creando varianti che celebrano le loro tradizioni e ingredienti locali, arricchendo ulteriormente il panorama globale di questo amato distillato.

Ogni tipo di gin offre un'esperienza unica, permettendo a questo distillato di soddisfare una vasta gamma di palati e preferenze.

1. Abbinamenti gin e toniche: il Gin Tonic

Gli abbinamenti tra gin e toniche giocano un ruolo fondamentale nella creazione del perfetto gin tonic, un cocktail semplice ma versatile che può essere adattato a una vasta gamma di palati. La scelta della tonica è cruciale per esaltare le caratteristiche uniche del gin e creare un equilibrio armonioso di sapori.

2. Abbinamenti classici

Per un London Dry Gin, caratterizzato da note di ginepro e agrumi, una tonica classica come la Fever-Tree Indian Tonic Water è ideale. Questa tonica, con il suo equilibrio di dolcezza e amaro, esalta il carattere secco e rinfrescante del gin. Un'altra ottima scelta è la Schweppes Tonic Water, che offre una carbonatazione vivace e un profilo aromatico pulito.

3. Abbinamenti floreali

Per gin più aromatici e floreali, come il Hendrick's Gin, una tonica con note floreali o botaniche, come la Fever-Tree Elderflower Tonic Water, è perfetta. Le note di sambuco e fiori esaltano i sentori di cetriolo e rosa del gin, creando un drink elegante e profumato. Anche la Thomas Henry Elderflower Tonic è un'ottima opzione.

4. Abbinamenti agrumati

Gin italiani, come il Malfy Gin con Limone, si sposano bene con toniche agrumate. La Mediterranean Tonic Water di Fever-Tree, con note di rosmarino e timo, accentua gli agrumi presenti nel gin, creando un mix fresco e aromatico. Per un'esperienza ancora più intensa, la Fentimans Valencian Orange Tonic Water, con il suo profilo agrumato pronunciato, è una scelta eccellente.

5. Abbinamenti esotici

Per gin giapponesi come il Roku Gin, una tonica delicata e leggermente dolce come la East Imperial Yuzu Tonic Water è ideale. Le note di yuzu nella tonica complementano i botanici giapponesi del gin, offrendo un'esperienza esotica e rinfrescante. Un'alternativa potrebbe essere la Merchant's Heart Floral Aromatics Tonic Water, che con il suo profilo aromatico leggero esalta le note di tè verde e fiori di ciliegio del gin.

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In conclusione, la combinazione di gin e toniche può trasformare un semplice cocktail in un'esperienza sensoriale unica. Sperimentare con diverse toniche permette di scoprire nuovi sapori e di valorizzare al meglio le caratteristiche distintive di ogni tipo di gin.

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di Flavio Balzano